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“La cura improbabile”: il progetto nel carcere di Opera diventa un video

Un video per dare voce e visibilità a un progetto unico in Italia: “Emozioni all’Opera”. Promosso da Fondazione Sacra Famiglia in collaborazione con l’Associazione In Opera, l’iniziativa coinvolge un gruppo di pazienti psichiatrici e una ventina di detenuti del carcere di massima sicurezza di Milano Opera. Il video, disponibile sul canale YouTube di Fondazione Sacra Famiglia, documenta questa esperienza straordinaria e offre uno sguardo inedito sul potere delle relazioni.

La forza delle relazioni

Il progetto nasce per abbattere gli stereotipi legati a due mondi spesso tenuti ai margini della società: quello dei detenuti e quello dei pazienti psichiatrici. L’obiettivo è superare etichette come “delinquente” o “matto”, favorendo il dialogo, lo scambio di esperienze e l’amicizia in un contesto del tutto inaspettato come il carcere. Proprio da questa consapevolezza è nato il titolo del video, “La cura improbabile”, che racconta un percorso di terapia basato su relazioni autentiche, apertura, incontro e vicinanza. Una “cura” che non utilizza farmaci ma offre risultati tangibili: come racconta uno dei protagonisti del video: “Tra noi sono nate amicizie fraterne”.

Un progetto che guarda al futuro

Attivo dal 2018, salvo l’interruzione durante la pandemia, “Emozioni all’Opera” si svolge grazie alla collaborazione con l’Associazione In Opera e coinvolge sei utenti del Centro Psichiatrico Il Camaleonte della Fondazione Sacra Famiglia e circa 20 detenuti del carcere di Opera, di origini italiane e straniere. Due volte al mese, i due gruppi si incontrano all’interno del carcere per condividere attività terapeutiche, momenti di dialogo e confronto. Le attività seguono il metodo del Camaleonte, puntando su parole chiave che favoriscano empatia e conoscenza reciproca.

Fondamentale per il successo del progetto è stata la collaborazione della direzione del carcere di Opera e il sostegno attivo del personale di polizia penitenziaria, che ha fatto sentire a casa gli ospiti di Fondazione.

Un video per raccontare un’esperienza unica

Il video, ideato da Barbara Migliavacca (foto) e Giovanna Musco, con testi di Gabriella Meroni e regia di Roberto Morelli, è una testimonianza diretta di quanto l’incontro e la relazione possano cambiare la vita delle persone. Ora disponibile sul canale YouTube di Fondazione Sacra Famiglia, “La cura improbabile” è un invito a guardare oltre le apparenze e costruire ponti tra mondi apparentemente lontani; una dimostrazione concreta di come l’amicizia e la libertà possano sbocciare anche nei luoghi più inaspettati.

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Sacra Famiglia e Befana Benefica 2025: anche le Fra’ Bike nella parata motociclistica

Fondazione Sacra Famiglia rinnova la sua partecipazione alla Befana Benefica Motociclistica, l’appuntamento che da 57 anni anima le strade di Milano con la solidarietà su due ruote. Organizzata dal Moto Club Ticinese “Raul Mondini”, la manifestazione raccoglie circa 5.000 motociclisti, uniti dal desiderio di portare sostegno alle persone in difficoltà.

Quest’anno però c’è una novità, che segna un’importante svolta per Sacra Famiglia e per il mondo delle due ruote. Durante l’edizione 2024, infatti, sarà presentato il progetto Fra’ Bike, un’iniziativa di mobilità inclusiva che punta a migliorare la qualità della vita degli ospiti della Fondazione. L’iniziativa prevede la messa a disposizione di 20 biciclette speciali a pedalata assistita, progettate per rispondere alle esigenze di persone con diverse fragilità, che andranno consegnate nelle 8 sedi di Sacra Famiglia tra Lombardia, Piemonte e Liguria.

Per la prima volta, queste biciclette parteciperanno alla parata, sfilando in testa al corteo dei motociclisti. Un’inusuale ma significativa collaborazione che celebra il valore delle due ruote come simbolo di inclusione, libertà e amicizia.

Un evento molto atteso

La Befana Benefica Motociclistica nasce negli anni ‘60 grazie a un gruppo di soci del Moto Club Ticinese, che iniziarono a consegnare doni ai figli dei vigili urbani agli incroci di Milano. Nel tempo, questa tradizione si è ampliata, coinvolgendo altre realtà del territorio, tra cui Sacra Famiglia.

Da allora, l’evento è diventato un momento di festa e condivisione, consolidando un rapporto di vera amicizia. La sensibilità e l’affetto dimostrati dal Moto Club verso gli ospiti della Fondazione hanno reso questa manifestazione un appuntamento irrinunciabile per entrambe le realtà.

Il programma della giornata

La 57ª edizione prenderà il via a Milano, in viale De Gasperi, alle ore 8:30. Il corteo, scortato da Polizia Locale, Carabinieri e Polizia Stradale, farà tappa al Piccolo Cottolengo Don Orione prima di raggiungere il traguardo: la sede della Fondazione Sacra Famiglia a Cesano Boscone.

L’arrivo è previsto per le 12, quando i motociclisti incontreranno ospiti, familiari, operatori e visitatori della Fondazione per consegnare i doni raccolti durante l’anno. Seguirà un momento di festa, con gli interventi del presidente di Sacra Famiglia, monsignor Bruno Marinoni, e del presidente del Motoclub Ticinese, Antonio Tartaglia. E ovviamente, la celebrazione sarà arricchita dalla presenza delle Fra’ Bike, un simbolo tangibile del sostegno del Moto Club Ticinese al progetto di mobilità inclusiva.

Un grazie speciale va al Moto Club Ticinese “Raul Mondini” per la grande generosità e per aver accolto con entusiasmo l’idea di includere le Fra’ Bike in questo straordinario evento, che unisce tradizione, innovazione e solidarietà, e dove la passione per le due ruote diventa strumento di condivisione per una società più inclusiva.

Non mancate!

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Cure Domiciliari: da oggi siamo anche nel Municipio 2 di Milano

Fondazione Sacra Famiglia rafforza il proprio impegno nella cura delle persone fragili estendendo il servizio di Cure Domiciliari anche al Municipio 2 di Milano. Questo servizio rappresenta una risorsa preziosa per chi, a causa di condizioni di salute temporanee o permanenti, non può accedere ai tradizionali servizi ambulatoriali.

Le Cure Domiciliari offrono un’assistenza integrata che comprende prestazioni infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali, garantendo un supporto completo direttamente a casa del paziente. Si tratta di interventi a carico del Servizio Sanitario Regionale, attivabili tramite una procedura semplice: per attivarla chiamaci, ti guideremo passo passo e scoprirai di poter sempre contare su Sacra Famiglia, anche per gli aspetti burocratici e di modulistica.

In alternativa, per i pazienti dimessi dall’ospedale, il servizio può essere attivato direttamente tramite la dimissione protetta ospedaliera, che prevede l’emissione dell’impegnativa da parte della struttura ospedaliera.

Le prestazioni fornite sono molteplici: tra queste figurano la riabilitazione domiciliare, interventi infermieristici (iniezioni, prelievi, medicazioni, etc.), igiene personale assistita, prestazioni mediche specialistiche, stimolazione cognitiva, sostegno psicologico al caregiver e molto altro!

Il servizio, già attivo nei territori di ASST Rhodense, ASST Melegnano e Martesana,  è ora disponibile anche a Milano nei Municipi 6 e 7 e da oggi, nel Municipio 2. 

Fondazione Sacra Famiglia continua a essere un punto di riferimento per l’assistenza sociosanitaria sul territorio lombardo, rispondendo alle esigenze di chi ha bisogno di cure personalizzate e accessibili nella serenità del proprio ambiente domestico.

Per informazioni scrivi a: adiv@sacrafamiglia.org

Oppure chiamaci al numero verde

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Via al cantiere per la nuova “casa” di Cocquio Trevisago

La nuova casa di Cocquio sta prendendo forma. Sono iniziati a novembre, infatti, importanti lavori di ristrutturazione che porteranno a una trasformazione profonda della struttura. Grazie al bonus 110%, l’edificio Monsignor Rampi sarà reso non solo più moderno e sostenibile dal punto di vista energetico, ma diventerà anche un ambiente più accogliente e funzionale per chi lo vive.

L’intervento coinvolgerà tutti e tre i piani: nel seminterrato saranno ricavati nuovi ambulatori, più ampi e organizzati; il piano rialzato e il primo piano, invece, saranno interamente dedicati alla residenzialità per persone con disabilità. Complessivamente, la nuova struttura offrirà 60 posti letto, distribuiti in camere singole: 40 al piano rialzato e 20 al primo piano.

Un nuovo concetto di accoglienza
La scelta delle camere singole rappresenta una vera innovazione per questo tipo di residenze in Lombardia. “Vogliamo che ogni ospite abbia uno spazio personale che lo faccia sentire a proprio agio, un luogo che diventi davvero la nuova casa di Cocquio” spiega la direttrice, Laura Puddu. Questa attenzione all’individualità e al benessere è il cuore del progetto: non più camerate da otto letti e lunghi corridoi, ma ambienti pensati per rispondere alle esigenze di ciascuno.

Anche gli spazi comuni saranno ripensati per favorire socializzazione e comfort, distinguendo nettamente le aree giorno dalle zone notte. “Arredi e colori saranno studiati con cura”, aggiunge Puddu, “mobili senza spigoli “vivi”, tonalità rilassanti e materiali adeguati contribuiranno a creare un ambiente sicuro, capace di rispondere alle esigenze di chi ha disturbi del comportamento, come tanti nostri ospiti. Pensiamo a loro, e ci stiamo sforzando di mettere in atto tutte le misure per ridurne i possibili disagi. A questo proposito”, sottolinea, “desidero ringraziare anche tutto il personale per la grande generosità e collaborazione che sta dimostrando in questo momento così particolare”.

Il bar interno gestito dagli ospiti di Cocquio

Una sfida organizzativa senza precedenti
Portare avanti un cantiere così importante senza spostare gli ospiti dalla struttura è una sfida complessa, ma necessaria. “Trasferirli avrebbe comportato disagi ancora maggiori,” sottolinea ancora la direttrice. “Così abbiamo scelto di rimanere qui, anche se questo ha richiesto un grande sforzo da parte di tutti.”

Ogni settimana, si svolgono infatti riunioni tra i responsabili di Sacra Famiglia e l’impresa appaltatrice Omeg, con l’intento di pianificare i lavori e a ridurne l’impatto sugli ospiti. Si presta grande attenzione a rumori, polveri e impalcature, elementi che potrebbero disturbare chi vive nella struttura, specialmente chi è più sensibile ai cambiamenti.

“L’impresa si è distinta per disponibilità e flessibilità”, osserva l’architetto Enrico Branca dell’Ufficio Tecnico di Sacra Famiglia. “Montare, smontare le impalcature e le aree di cantiere a sezioni, e mettere in atto accorgimenti tecnici non consueti per garantire la sicurezza delle persone in struttura, nonostante l’aumento di tempi e costi, è solo un esempio di questa collaborazione. Gli interventi vengono coordinati su più fronti contemporaneamente per rispettare i tempi, con la chiusura del cantiere prevista per dicembre 2025”.

Guardare al futuro
“Stiamo lavorando per creare la nuova casa di Cocquio, non una semplice struttura,” conclude Laura Puddu. “L’obiettivo è chiaro: offrire agli ospiti un luogo dove sentirsi accolti, protetti e valorizzati, un nido sicuro che possa accompagnarli nel loro percorso di vita”.

Sacra Famiglia confida nella comprensione delle famiglie e di tutta la comunità per affrontare i disagi inevitabili di questa trasformazione. Alla fine dei lavori, la sede di Cocquio sarà un luogo dove le persone con disabilità potranno vivere con serenità e dignità, in un ambiente che metta al centro i loro bisogni e il loro benessere.

 

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anziani

Lecco: Sacra Famiglia raccoglie l’eredità della Borsieri

 

Si apre un nuovo capitolo per la Fondazione Borsieri-Colombo, dal 19 novembre incorporata con un atto ufficiale nella Fondazione Sacra Famiglia, che si impegna a raccoglierne l’eredità e i valori. Un passaggio che sancisce la volontà di rafforzare la RSA Borsieri-Colombo, fondata dal dottor Domenico Colombo e da tempo gestita da Sacra Famiglia, e che conferma il ruolo centrale della struttura nel tessuto sociale di Lecco e del territorio.

A sottolineare e garantire questa continuità è istituito il Comitato Borsieri, composto da Alessandra Carsana, presidente della Fondazione Borsieri-Colombo, Monsignor Gianni Cesena, vicario episcopale, Monsignor Bortolo Uberti, prevosto di Lecco, e Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese. Tra gli obiettivi del Comitato figurano il monitoraggio della qualità dei servizi, la promozione di iniziative e progetti coerenti con la missione della Fondazione e la buona reputazione della RSA Borsieri-Colombo, il costante dialogo con Fondazione Sacra Famiglia in merito alle attività future della RSA, in particolare per lo sviluppo della filiera e delle cure domiciliari.

 

Una scelta consapevole per dare continuità ai valori

“L’atto di oggi rispetta pienamente la volontà di mio marito Domenico, che desiderava mantenere un legame con la parrocchia e la Diocesi”, ha commentato la signora Alessandra Carsana. “Scegliere Sacra Famiglia come gestore è stata una decisione naturale, avendo riscontrato negli anni la loro professionalità e umanità. Questo passaggio avviene quindi con ogni consapevolezza e serenità.”

“A fronte della disponibilità della signora Carsana e del Consiglio di Amministrazione che presiede, abbiamo raggiunto questo risultato che permette a Sacra Famiglia di consolidare la sua presenza sul territorio lariano”, osserva il presidente di Fondazione Sacra Famiglia, Monsignor Bruno Marinoni. “Dopo una presenza pluridecennale a Regoledo di Perledo, si rendendo più stabili le sinergie con le istituzioni territoriali e si allarga il perimetro di assistenza anche grazie all’assistenza domiciliare. Sono personalmente soddisfatto per lo spirito con cui si è proceduto: per dare continuità a una volontà personale del fondatore si è scelta un’istituzione secolare che nella solidità e nello stile rispecchia quanto auspicato da molti, sia nel contesto civile come in quello ecclesiale”.

I nuovi minialloggi a sostegno degli anziani della città

Sacra Famiglia, già attiva nella comunità lecchese attraverso progetti come “Una Piazza di Comunità”, finanziato da Fondazione Cariplo, rafforza il proprio impegno verso gli anziani con la costruzione di 7 nuovi minialloggi che si aggiungono ai 19 già esistenti, creando una rete di residenzialità protetta per soddisfare le esigenze di un numero crescente di anziani che richiedono soluzioni abitative intermedie tra la vita autonoma e la permanenza in RSA.

I nuovi alloggi, il cui cantiere è già avviato, sorgono a pochi passi dalla RSA Borsieri-Colombo, in un’area vicina a negozi, trasporti pubblici e strutture mediche. Progettati per garantire la massima sicurezza e comfort agli ospiti, saranno costituiti da monolocali e bilocali, con possibilità di uso singolo o doppio, per adattarsi alle varie esigenze. Fondamentale l’efficienza energetica: i nuovi alloggi saranno costruiti con tecnologie di isolamento termico e acustico, permettendo un risparmio energetico superiore al 30% rispetto agli standard attuali. I servizi a supporto degli alloggi includeranno la presenza di personale specializzato, tra cui medici, infermieri e OSS, disponibili 24 ore su 24, e spazi comuni per attività ricreative.

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L’Arcivescovo benedice le nostre Special Bike

Domenica 8 settembre monsignor Delpini celebrerà la Messa e proverà di persona le Special Bike a pedalata assistita insieme a operatori e ospiti 

Obiettivo: permettere a tutte le persone con disabilità di godere dei benefici e del divertimento delle due ruote, indipendentemente dalle loro capacità fisiche. Per realizzarlo, Fondazione Sacra Famiglia ha deciso l’avvio di un nuovo progetto: l’utilizzo di 20 special bike, biciclette a pedalata assistita appositamente progettate e costruite per anziani e persone con difficoltà motorie. L’iniziativa, che si inaugura ufficialmente domenica 8 settembre alla presenza dell’Arcivescovo, coinvolge gli ospiti di Fondazione in otto sedi sparse tra Lombardia, Piemonte e Liguria per un totale di 200 persone con disabilità e anziane.

I modelli di Special bike, prodotte dalla startup trentina Remoove, che Sacra Famiglia offre agli ospiti sono due: un tandem per persone con ridotta mobilità e una special bike con pedana per trasporto di una carrozzina. Entrambe sono già state utilizzate da un gruppo-pilota di ospiti nella sede di Settimo Milanese con ottimi risultati sia in termini riabilitativi che di gradimento.

Domenica 8 settembre il collaudo di mons. Delpini

Per festeggiare l’arrivo di tutte le bike, domenica 8 settembre a partire dalle 10.30 l’Arcivescovo monsignor Mario Delpini sarà presente in Sacra Famiglia, a Cesano Boscone, dove celebrerà la S. Messa e benedirà le biciclette, diventando protagonista anche di un momento di “collaudo”: proverà infatti personalmente i mezzi, insieme a ospiti e operatori.

«Questo evento è emblematico per descrivere come tradizionalmente ci relazioniamo con le persone più fragili che abitano le nostre realtà», dichiara il presidente di Fondazione Sacra Famiglia, Mons. Bruno Marinoni. «Ognuno di noi è infatti compagno di viaggio per un tratto del cammino a chi ci si affianca, anche in bicicletta. L’iniziativa di domenica, inoltre, sarà l’occasione per raccogliere tutti i referenti delle diverse sedi che stanno coinvolgendo dei volontari-piloti che accompagneranno i nostri ragazzi in un’esperienza certamente particolare».

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Formazione

Autismo: primo corso executive di Sacra Famiglia e Cattolica

Prenderà il via il prossimo ottobre “Il disturbo dello spettro autistico: diagnosi e interventi”, il primo corso executive per medici, psicologi e operatori che lavorano con persone con autismo, nato dalla collaborazione tra l’Università Cattolica – ASAG (Alta Scuola di Psicologia Agostino Gemelli) e il Centro Formazione Sacra Famiglia. Obiettivo del corso è fornire ai partecipanti conoscenze e competenze necessarie a lavorare con persone con disturbo dello spettro autistico (ASD) e accompagnarle nel loro progetto di vita.

Durante gli incontri, che si svolgeranno di sabato per favorire la partecipazione di professionisti e operatori del settore, verranno affrontati sia le conoscenze di base teoriche sull’autismo sia aspetti applicativi inerenti al processo diagnostico, la presa in carico e la gestione di persone con ASD.

«Il percorso intende offrire ai partecipanti una preparazione non solo teorica, ma anche pratica, con una particolare attenzione ai diversi contesti di vita delle persone autistiche, minori o adulti – dichiara Daniela Traficante, docente di Psicologia dello sviluppo in Università Cattolica e dell’educazione e co-direttore scientifico del corso –. Si propone, inoltre, di fornire linee guida e strumenti, suggeriti dall’esperienza clinica e dalla letteratura internazionale, per riconoscere e intervenire in modo adeguato in situazioni complesse, come nel caso di comportamenti disadattivi, che limitano l’apprendimento o influiscono negativamente sul benessere psicologico dell’individuo».  

Il Centro Formazione Sacra Famiglia, noto per il suo impegno nel campo della formazione e del sostegno alle persone con disturbo dello spettro autistico, unisce le proprie forze alla grande tradizione ed expertise dell’Ateneo di Largo Gemelli per l’avvio di questa iniziativa innovativa, finalizzata a fornire conoscenze e competenze avanzate. «Questo corso rappresenta una novità assoluta per il Sacra Famiglia e il suo Centro di Formazione – afferma Monica Conti, direttrice dei Servizi Innovativi per l’Autismo di Sacra Famiglia –. «E conferma una volta di più il nostro impegno nell’offrire soluzioni formative all’avanguardia e sempre più rispondenti alle esigenze dei professionisti e degli operatori del settore».

 Info:

Il corso executive “Il disturbo dello spettro autistico: diagnosi e interventi” avrà luogo a Milano, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal 19 ottobre 2024 all’8 febbraio 2025.
Articolato in due moduli, usufruibili anche singolarmente, prevede l’accreditamento per i crediti ECM

Scadenza iscrizioni: 5 ottobre 2024.

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Inchiesta morti per Covid: archiviate le accuse a Sacra Famiglia

Sono state archiviate le accuse nei confronti di Fondazione Sacra Famiglia nell’ambito dell’inchiesta partita nell’aprile 2020 sulle morti di anziani e disabili per Covid, che ha riguardato anche altre strutture sociosanitarie lombarde.

Il Tribunale di Milano ha emesso un’ordinanza di archiviazione nei confronti dell’ex presidente di Sacra Famiglia e dell’ex direttore generale, sottolineando che, pur in «una complessiva, difficile e imparagonabile crisi sanitaria», la Fondazione ha osservato in modo sostanziale le misure precauzionali indicate dalle autorità a protezione delle persone ricoverate. In particolare, nell’ordinanza il giudice per le Indagini preliminari sottolinea «le lodevoli iniziative poste in essere dall’ente, ad esempio con riguardo all’approvvigionamento di tamponi molecolari o al reperimento di mascherine».

Chiarissime le conclusioni: «Non è stata rilevata alcuna mancanza, irregolarità o lacuna da parte dell’ente che, pur nella criticità generale e con i pochi mezzi allora a disposizione – soprattutto con riferimento alle già gravissime condizioni di salute dei pazienti che ospitava – ha comunque messo in atto le misure precauzionali e gestionali allora indicate».

Il procedimento aveva preso il via dalla denuncia della figlia di un’ospite con gravi disabilità e pluripatologie pregresse, deceduta per Covid nell’aprile del 2020. A seguito dell’attività di indagine svolta dalla Polizia Giudiziaria nelle residenze di Sacra Famiglia in cui era stata ricoverata la donna, già nel 2020 il pm aveva avanzato richiesta di archiviazione, tuttavia il procedimento è andato avanti a causa del ricorso della controparte. Fino a oggi, quando è arrivata l’ordinanza di archiviazione definitiva, che conferma la correttezza delle azioni di Sacra Famiglia, da sempre volte a tutelare la salute, l’integrità e il benessere delle persone a essa affidate.

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Eventi

Sacra Famiglia su Avvenire: il nostro Giubileo di carità

La decisione di far diventare la chiesa di Sacra Famiglia Chiesa giubilare della Diocesi di Milano è un passo significativo e importante, e tutt’altro che una scelta casuale. Così Monsignor Bruno Marinoni, presidente di Fondazione, nel corso di un’ampia intervista su Avvenire di oggi spiega che ci sono due motivi principali dietro questa decisione.

«Il primo è che Sacra Famiglia è un polo importante non solo per la cura, per cui molti eventi ecclesiali di questa zona della bassa milanese avvengono nella nostra chiesa», spiega Monsignor Marinoni. «Il secondo è che l’indizione di questo Giubileo è legata al tema della speranza e tra i luoghi di speranza citati da papa Francesco vi sono anche le realtà e situazioni di fragilità».

Non a caso, il Giubileo che si aprirà alla fine di quest’anno è dedicato alla speranza, con un riferimento particolare anche a chi si trova in una situazione di sofferenza. «L’obiettivo è che la nuova speranza non venga solo offerta ai malati, ma anche a chi li assiste e li visita attraverso l’incontro», aggiunge il Presidente. «Il richiamo del Papa in vista del Giubileo ha una doppia funzione: andare in un luogo dove si può percepire, nonostante tutto, la speranza – perché le persone fragili e precarie non necessariamente sono senza speranza – e, allo stesso tempo, poter condividere un tratto di cammino guardando insieme al futuro».

Per quanto riguarda le iniziative legate al Giubileo, Sacra Famiglia ha intenzione di realizzare eventi specifici per vivere la preghiera, ma non solo: «Entrando nella nostra chiesa giubilare», conclude Monsignor Marinoni, «si offrirà la possibilità di vivere insieme un momento di carità, rendendo ordinaria la visita nella straordinarietà di relazioni che esiste in Sacra Famiglia».

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La nostra Chiesa diventa Porta Santa

La Chiesa di Sacra Famiglia sarà Chiesa Giubilare per il prossimo Giubileo 2025, che si apre il 29 dicembre di quest’anno. E’ questo l’annuncio che tutta la Fondazione dà oggi con gioia, dopo che l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha indicato con un decreto le 14 chiese della Diocesi, oltre al Duomo, che saranno “porta di speranza” e luoghi di pellegrinaggio nel corso del Giubileo. La nostra chiesa è una di queste, nella quale, come scrive l’Arcivescovo, «i pellegrini di speranza potranno vivere intensamente l’esperienza giubilare».

Ringraziamo di cuore per questo dono che accogliamo con commozione, certi che aiuterà a riconoscere e vivere Sacra Famiglia come luogo di speranza per tutti, e ci prepariamo fin d’ora ad accogliere quanti vorranno venire a visitare la nostra chiesa e tutta la Fondazione.  

Leggi il comunicato della Diocesi che indica, tra l’altro, le altre Chiese giubilari delle diverse Zone Pastorali.

(Nella foto, un momento dell’apertura del Giubileo 2016: anche allora la chiesa di Sacra Famiglia era stata indicata come Porta Santa)

 

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