Autismo: sostegno psicologico per genitori
La diagnosi di autismo di un figlio può essere difficile da gestire. Sacra Famiglia lo sa, e per questo sceglie di restare accanto ai genitori e alle famiglie con un nuovo servizio di sostegno psicologico individuale e di coppia che dà voce alle fatiche e sostiene nel compito educativo. Perché se è vero che ogni persona con autismo è un individuo particolare con esigenze specifiche, è vero anche che le famiglie non sono tutte uguali e spesso hanno bisogno di essere accompagnate e sostenute in modo personale e unico.
La dottoressa Carenzi è una delle due psicologhe (l’altra è Paola Lotti) a cui è possibile rivolgersi per usufruire del nuovo servizio di sostegno psicologico individuale o di coppia per genitori di bambini e ragazzi autistici. «L’intento è offrire uno spazio ai genitori, perché non basta più dare indicazioni sulle caratteristiche dei ragazzi e su come comportarsi, ma è necessario considerare le domande e le fatiche di mamme e papà, comprendendole, rispettandole e non giudicandole. Il tema», conclude Carenzi, «non è più solo come sta tuo figlio, ma come stai tu, come vivi questa condizione». La novità di questo “sportello” di sostegno è il fatto che venga offerto uno spazio personale o di coppia finalizzato a dare voce alle fatiche, accanto alla possibilità di partecipare a percorsi di Parent Training il cui obiettivo è fornire conoscenze sul funzionamento e la gestione del proprio figlio.
Il Parent Training è attivo dal 2017 nelle sedi del Counseling, mentre dal 2023 gli stessi percorsi sono rivolti anche ai familiari degli utenti dei Centri Diurni per persone autistiche di Cesano Boscone. Questi incontri, il cui calendario è costruito in base all’età dei figli o al livello di “funzionamento” (sulla scia di parametri clinici), hanno permesso di sostenere decine di genitori alle prese con le diverse fasi di crescita dei loro ragazzi. «Tipicamente assistiamo a un’evoluzione del pensiero verso i figli», spiega ancora Carenzi. «Quando sono piccoli si spera in un miglioramento, e il mantra è “ne veniamo fuori”. Quando i ragazzi sono grandi si inizia a pensare a “cosa ne sarà di loro”, un tema ricorrente che noi ci sforziamo di riportare all’oggi, per costruire insieme ai genitori dimensioni diverse dalla famiglia».
Significativi i fil rouge che hanno caratterizzato alcuni percorsi: il primo “Non sono solo”, e il secondo “Siamo in un equilibrio precario”. In entrambi i casi, nei gruppi di Parent Training il ruolo delle dottoresse Carenzi e Lotti è più che altro quello di sistematizzare le conoscenze e inserire aggiustamenti, sottolineando che lo spettro dell’autismo è talmente ampio che le singole esperienze possono variare in modo significativo; l’importante è garantire a tutti un momento di condivisione anche emotiva e di ascolto. Un ascolto che è a disposizione di tutti i genitori di ragazzi autistici, anche se non usufruiscono dei servizi di Sacra Famiglia, grazie allo sportello psicologico individuale o di coppia.
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