Anziani

Gloria, da ingegnere a OSS per trovare la felicità

Da ingegnere a OSS: lasciare un’occupazione sicura e ben retribuita per diventare operatrice socio-sanitaria in una residenza per anziani. E’ stata questa la decisione di Gloria Pantano, 35 anni, che ha suscitato stupore e incredulità in molti, tra amici e familiari. Eppure, per lei è stata una scelta “inevitabile”, un passo necessario per ritrovare se stessa. “Abbandonare una carriera ben pagata per un lavoro di servizio poteva sembrare un salto nel buio”, racconta oggi, “ma dovevo farlo”.

Originaria del lecchese, Gloria si laurea in Ingegneria ambientale al Politecnico di Milano nel 2017 e, come spesso accade ai neolaureati del suo settore, trova presto un impiego in uno studio professionale che si occupa di prevenzione incendi. Tra calcoli, impianti e normative, però, avverte una crescente insoddisfazione. “Sono stati quattro anni in cui ho imparato molto, ma non mi sentivo a mio agio”, ricorda. “Mi mancava la parte umana. Guadagnavo bene, ma tutto era calcolato, sterile. Ero in una gabbia di cui non avevo la chiave”. Nemmeno il tentativo di cambiare ambito, passando alla progettazione di impianti idraulici, riesce a colmare quel vuoto.

La svolta arriva con la decisione di frequentare un corso per diventare OSS: un percorso che la conduce alla RSA Borsieri-Colombo di Sacra Famiglia, dove Gloria sente di essere finalmente rinata. “Con gli anziani sono felice”, afferma con convinzione. “Ogni giorno è diverso, ricevo moltissimo da loro, mi piace parlare, scherzare e ascoltarli”. La sua esperienza ribalta la percezione di una professione spesso considerata poco attraente. “Questo lavoro ti dà tanto se sai capirlo”, spiega. “La società lo considera poco invitante, invece è pieno di potenzialità e di soddisfazioni”. Una scelta che è riuscita a riaccendere l’unico fuoco che Gloria, l’ingegnere anti-incendio, non aveva nessuna intenzione di spegnere: il suo.

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Anziani

Le RSA come spazi aperti: giovani e anziani insieme per nuove relazioni

Questo è il riassunto di un articolo che compare nel numero di aprile del nostro periodico “Sacra Famiglia”. Leggi in fondo come riceverlo a casa gratuitamente

Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) non sono più solo luoghi di cura per anziani, ma spazi vivi e aperti alla comunità. A Lecco e provincia, il progetto “RSA, dove le generazioni si incontrano”, sostenuto da Fondazione Comunitaria del Lecchese e Fondazione Fratelli Frassoni, sta trasformando queste strutture in ambienti di incontro tra giovani e anziani, promuovendo nuove abitudini di condivisione e solidarietà.

Grazie alla partecipazione di scuole e studenti, le RSA coinvolte – tra cui la Borsieri-Colombo di Lecco e la RSA di Regoledo di Perledo, entrambe di Fondazione Sacra Famiglia – apriranno le porte a ragazzi e ragazze che porteranno energia e nuove prospettive. Attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO) e altre attività, gli anziani ospiti potranno vivere momenti di confronto e socialità con le nuove generazioni.

Oltre agli incontri diretti, il progetto prevede una ricerca sociale per ascoltare i giovani (14-18 anni) e i cosiddetti “giovani-anziani” (65-74 anni). L’obiettivo? Capire come rendere le RSA luoghi dove il dialogo tra generazioni diventa la norma, non l’eccezione.

Un nuovo modello di RSA: più aperte, più vive
Il progetto punta a creare una consuetudine che duri nel tempo: le RSA non saranno più spazi chiusi, ma punti di riferimento per l’intera comunità. Il coinvolgimento costante delle nuove generazioni non solo migliorerà la qualità della vita degli anziani, ma costruirà anche ponti tra passato e futuro, favorendo una cultura di cura e inclusione.

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Lecco: Sacra Famiglia raccoglie l’eredità della Borsieri

 

Si apre un nuovo capitolo per la Fondazione Borsieri-Colombo, dal 19 novembre incorporata con un atto ufficiale nella Fondazione Sacra Famiglia, che si impegna a raccoglierne l’eredità e i valori. Un passaggio che sancisce la volontà di rafforzare la RSA Borsieri-Colombo, fondata dal dottor Domenico Colombo e da tempo gestita da Sacra Famiglia, e che conferma il ruolo centrale della struttura nel tessuto sociale di Lecco e del territorio.

A sottolineare e garantire questa continuità è istituito il Comitato Borsieri, composto da Alessandra Carsana, presidente della Fondazione Borsieri-Colombo, Monsignor Gianni Cesena, vicario episcopale, Monsignor Bortolo Uberti, prevosto di Lecco, e Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese. Tra gli obiettivi del Comitato figurano il monitoraggio della qualità dei servizi, la promozione di iniziative e progetti coerenti con la missione della Fondazione e la buona reputazione della RSA Borsieri-Colombo, il costante dialogo con Fondazione Sacra Famiglia in merito alle attività future della RSA, in particolare per lo sviluppo della filiera e delle cure domiciliari.

 

Una scelta consapevole per dare continuità ai valori

“L’atto di oggi rispetta pienamente la volontà di mio marito Domenico, che desiderava mantenere un legame con la parrocchia e la Diocesi”, ha commentato la signora Alessandra Carsana. “Scegliere Sacra Famiglia come gestore è stata una decisione naturale, avendo riscontrato negli anni la loro professionalità e umanità. Questo passaggio avviene quindi con ogni consapevolezza e serenità.”

“A fronte della disponibilità della signora Carsana e del Consiglio di Amministrazione che presiede, abbiamo raggiunto questo risultato che permette a Sacra Famiglia di consolidare la sua presenza sul territorio lariano”, osserva il presidente di Fondazione Sacra Famiglia, Monsignor Bruno Marinoni. “Dopo una presenza pluridecennale a Regoledo di Perledo, si rendendo più stabili le sinergie con le istituzioni territoriali e si allarga il perimetro di assistenza anche grazie all’assistenza domiciliare. Sono personalmente soddisfatto per lo spirito con cui si è proceduto: per dare continuità a una volontà personale del fondatore si è scelta un’istituzione secolare che nella solidità e nello stile rispecchia quanto auspicato da molti, sia nel contesto civile come in quello ecclesiale”.

I nuovi minialloggi a sostegno degli anziani della città

Sacra Famiglia, già attiva nella comunità lecchese attraverso progetti come “Una Piazza di Comunità”, finanziato da Fondazione Cariplo, rafforza il proprio impegno verso gli anziani con la costruzione di 7 nuovi minialloggi che si aggiungono ai 19 già esistenti, creando una rete di residenzialità protetta per soddisfare le esigenze di un numero crescente di anziani che richiedono soluzioni abitative intermedie tra la vita autonoma e la permanenza in RSA.

I nuovi alloggi, il cui cantiere è già avviato, sorgono a pochi passi dalla RSA Borsieri-Colombo, in un’area vicina a negozi, trasporti pubblici e strutture mediche. Progettati per garantire la massima sicurezza e comfort agli ospiti, saranno costituiti da monolocali e bilocali, con possibilità di uso singolo o doppio, per adattarsi alle varie esigenze. Fondamentale l’efficienza energetica: i nuovi alloggi saranno costruiti con tecnologie di isolamento termico e acustico, permettendo un risparmio energetico superiore al 30% rispetto agli standard attuali. I servizi a supporto degli alloggi includeranno la presenza di personale specializzato, tra cui medici, infermieri e OSS, disponibili 24 ore su 24, e spazi comuni per attività ricreative.

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Anziani

Alzheimer Lab, accanto agli anziani fragili

Demenza e Alzheimer sono problematiche importanti che riguardano un crescente numero di anziani e richiedono assistenza costante. A causa del Covid gli anziani soffrono distanze e isolamento, e la responsabilità di assistere le persone fragili passa alla famiglia, ai parenti, agli amici.
 
Fondazione Sacra Famiglia ha deciso di pensare a loro, e grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano offre oggi una soluzione innovativa: Alzheimer Lab, un progetto online dedicato al sostegno di caregiver e familiari nell’assistenza quotidiana a persone affette da demenza e Alzheimer. Attraverso un centinaio di video-tutorial dedicati al benessere psicologico e alla stimolazione cognitiva e fisica del malato, i professionisti della Fondazione offrono suggerimenti e aiuto per un corretto approccio nell’assistenza quotidiana alla persona affetta da questa condizione. Un vero e proprio percorso di formazione dedicato a chi si occupa della cura e dell’assistenza al malato.
 
I video-tutorial, realizzati a cura dei professionisti di Fondazione Sacra Famiglia, rispondono ai diversi bisogni dell’anziano e dei caregiver: mostrano semplici esercizi di attività fisica adattata (APA) da svolgere all’interno dell’ambiente domestico per il rinforzo muscolare e il mantenimento delle capacità residue dell’anziano, offrono suggerimenti per la stimolazione cognitiva e approfondiscono il tema del benessere psicologico del caregiver.
 
Prendersi cura di una persona affetta da demenza richiede un notevole carico di energie fisiche e soprattutto emotive: è fondamentale pertanto fornire uno spazio di accoglienza, ascolto e supporto che possa alleggerire il percorso quotidiano di assistenza dei caregiver. Per questo Fondazione Sacra Famiglia, accanto al progetto Alzhiemer Lab ha attivato uno sportello virtuale di supporto psicologico dedicato ai familiari e alle persone che si prendono cura dell’anziano al domicilio. 
 
Alzheimer Lab è disponibile qui: sacrafamiglia.org/alzheimerlab/
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