
Fondo di emergenza per i disturbi del comportamento
Persone con disturbi gravi del comporto, tra cui l’autismo, bambini e adulti con ritardo mentale, anziani con demenza, ma anche minori allontanati da famiglie problematiche, a volte manifestano difficoltà nel gestire le proprie emozioni. Spesso è l’impossibilità di esprimere bisogni a generare frustrazione e reazioni violente e rabbia. È un meccanismo di difesa che viene messo in atto, la cui gestione non sempre è facile.
Spesso vengono danneggiati porte e oggetti. Il risultato inevitabile è che gli ambienti in cui vivono gli ospiti con disturbi del comportamento necessitano continui interventi di manutenzione per il loro ripristino.
Abbiamo circa 300 ospiti con disturbi di questo tipo: 240 sono disabili adulti accolti nelle residenze, 20 anziani, 20 minori e 20 adulti in comunità socio sanitaria. Le attività educative migliorano molto la loro qualità della vita, ma non sempre si riescono a contenere reazioni violente.
Un esempio concreto è dato dalla “Stanza Morbida”, rivestita da pareti e pavimento morbidi di colore blu (rilassante) con materiale che non può essere strappato e che non assorbe liquidi. È priva di spigoli e arredi ed è dotata sia di telecamera, sia di una porta finestra che consente l’osservazione dall’esterno. È destinata alle crisi più forti, come ad esempio lo sbattere una porta fino a staccarla dai cardini, prendere a calci una porta fino a bucarla, strappare la copertura di poltrona/sedia, staccare un corrimano dal muro. Questo luogo consente di evitare che l’ospite faccia male a sé e ad altre persone (ospiti e operatori), ed è fondamentale per contenere agitazione e aggressività, oltre che a evitare l’intervento farmacologico.
Alcuni ospiti la usano regolarmente, 1 volta a settimana o 1 volta al mese, altri al bisogno.
Luoghi come questo non impediscono però che le “distruzioni” avvengano e le riparazioni hanno costi elevatissimi, ma sono fondamentali per garantire agli ospiti di vivere in un luogo dignitoso e accogliente.
Fabbisogno annuo 250.000€ per 300 ospiti. 800€ a ospite.
Cristina Crivelli – 50 anni, infermiera nelle Unità San Carlo, San Benedetto e CSS San Vincenzo – è una ‘colonna’ di Sacra Famiglia, punto di riferimento per molti colleghi e colleghe. “Lavoro in Fondazione da 31 anni e, tornassi indietro, continuerei a scegliere il mio lavoro e questo luogo, dove vive un’umanità straordinaria. La mia forza sono gli ospiti. Un loro sorriso, la loro fiducia, il rapporto quotidiano riservano sorprese; con alcune persone con disturbo del comportamento facciamo cose che sulla carta sarebbero impossibili. E quando perdiamo qualcuno, anche se il dolore del distacco è forte, resta però la certezza di aver fatto tutto quello che era nelle nostre capacità e competenze.”