L’ApproccioCapacitante Dalla parte dei più fragili e delle famiglie
L’ApproccioCapacitante
Dalla parte dei più fragili e delle famiglie
La persona anziana porta con sé una storia, relazioni, competenze e bisogni unici, speciali.
Valorizzare le capacità della persona anziana, supportare le autonomie, seppur piccole, e mantenere vive le relazioni con gli altri, è fondamentale per il benessere e la qualità della vita.
In Fondazione Sacra Famiglia, la persona fragile è sempre al centro dello sguardo di medici, infermieri, operatori ed educatori che insieme trovano risposte personalizzate a ciascun bisogno e mettono a punto un PAI-Progetto Assistenziale Individualizzato.
Fondazione Sacra Famiglia utilizza l’approccio capacitante come metodo di cura nell’assistenza delle persone fragili che ha tra i suoi fondamenti: l’ascolto, l’osservazione e l’uso professionale del sé, delle proprie parole e della propria gestualità.
«Alleanza terapeutica»
L’ApproccioCapacitante, che affonda le radici nel concetto di «alleanza terapeutica», vuole creare nelle Rsa un ambiente in cui ciascuno possa esercitare le competenze elementari di cui dispone così come può, senza sentirsi in errore, giudicato o emarginato.
Le competenze elementari considerate sono cinque: la competenza a parlare, cioè a produrre parole, indipendentemente dal loro significato; la competenza a comunicare, mediante il linguaggio verbale, paraverbale e non verbale; la competenza emotiva, il provare emozioni, condividerle e riconoscere quelle dell’interlocutore; la competenza a “contrattare” sulle cose che ci riguardano nella vita quotidiana; la competenza a decidere, anche in presenza di deficit cognitivi e in contesti di ridotta libertà decisionale, dove a volte questa competenza si manifesta anche con atteggiamento di opposizione, di chiusura e di isolamento.
I 12 passi verso una “convivenza sufficientemente felice”
- Non fare domande chiuse
- Non correggere, ma motivare
- Non interrompere o completare
- Ascoltare
- Accompagnare con le parole
- Rispondere alle domande
- Comunicare anche con i gesti
- Riconoscere le emozioni
- Rispondere alle richieste
- Accettare che faccia quello che fa
- Accettare la malattia e il malato così com’è ora
- Occuparsi anche del proprio benessere