Un caffè speciale? Al “bar” Tiratisù di Cocquio Trevisago
La giornata è partita male? Il “bar” Tiratisù, laboratorio di cucina della sede di Cocquio Trevisago di Sacra Famiglia, è il luogo ideale per ripartire con il piede giusto. Si tratta di un progetto gestito da baristi davvero speciali, pronti ad accogliere i clienti e a fargli tornare il sorriso con un caffè o un dolce. Come fa Gabriele quando, come un vero maestro di sala, accompagna gli avventori nella prima saletta che introduce nel bar vero e proprio. Qui ci sono due postazioni che raccolgono gli ordini, i quali vengono trasmessi ai camerieri e al bancone sottoforma di tessere illustrate. Espressi, fette di torta, brioches. Tutto nel bar Tiratisù è disegnato e fatto su misura, adattato alle caratteristiche di chi ci lavora.
L’idea del Tiratisù è nata dopo la pandemia. Per la sede di Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago è stato un punto di ripartenza invece che uno stop. È infatti nato un nuovo approccio alla qualità della vita e alla progettualità individuale. «Abbiamo capito che il nostro lavoro non può limitarsi all’assistenza, ma deve trasformarsi in un’opportunità concreta di crescita e autonomia per gli ospiti», spiega la direttrice di Cocquio, Laura Puddu.
E così si è sviluppato il progetto Tiratisù, un laboratorio di pasticceria e ristorazione “effimero”, cioè attivo una volta alla settimana. Un’idea partita dal desiderio di Marco, uno degli ospiti, che sognava di aprire un servizio di ristorazione. Un progetto che è diventato un vero e proprio percorso professionale. «Abbiamo riformulato l’intuizione e siamo partiti con un laboratorio bar, coinvolgendo subito educatori, coordinatori e operatori, che si sono dimostrati entusiasti e molto collaborativi», racconta Puddu.
E così, da dicembre 2023 ad aprile 2024, il gruppo ha iniziato a proporre le proprie creazioni dolciarie nei comuni limitrofi a Cocquio Trevisago, sfruttando le festività e gli eventi per raccogliere fondi e farsi conoscere. «Non si è trattato solo di offrire biscotti: dietro ogni confezione c’era un lavoro di squadra, fatto di creatività, manualità e voglia di mettersi in gioco», racconta ancora la direttrice.
Il progetto ha coinvolto anche i laboratori di falegnameria e mosaico della sede, che hanno realizzato utensili e insegne con materiali di recupero, oltre a rendere decisamente bello e unico il luogo in cui il laboratorio-bar è allestito, al piano terreno del padiglione Monsignor Pogliani.
Tiratisù è anche un corso formativo per gli ospiti, ai quali viene insegnato a gestire la cassa, preparare il menù e servire ai tavoli. I partecipanti hanno infatti seguito un corso per avvicinarsi il più possibile a diventare baristi veri, ottenendo anche la certificazione HACCP che garantisce la sicurezza igienica degli alimenti e tutela la salute dei consumatori. I baristi e i camerieri firmano anche un registro delle presenze a ogni “inizio e fine turno”, ciò li aiuta a rafforzare la loro autostima.
Ma perché venire al Tiratisù di Cocquio Trevisago? Rispondono gli stessi protagonisti: «Perché significa partecipare, vivere un’esperienza, concedersi un momento di pausa e incontro. Serve solo un po’ di pazienza, perché qui il tempo è un valore, non un ostacolo».
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