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Antonio, “l’ospite-guerriero” del Centro Diurno

Antonio ha 56 anni e da marzo 2013 è ospite del Centro Diurno.  Tetraplegico, si muove in carrozzina, ma nonostante tutto dimostra ogni giorno una “forza da leone” che lo porta a buttarsi in tutto quello che fa, nonostante le sue condizioni fisiche.

Videoscrittura su PC, attività APA con chinesiologi, bowling, pranzo al bar…  Al CDD Santa Chiara Antonio svolge tutte queste e molte altre attività ludiche e creative con entusiasmo, grazie al supporto degli operatori. Non solo: Antonio ha una fitta relazione con tutti gli ospiti CDD e frequenta anche alcuni di loro all’esterno per delle uscite insieme.

Fuori da Sacra Famiglia, Antonio è impegnato nel sociale. Oltre a frequentare dal lunedì al venerdì il CDD Santa Chiara 2, è vice-presidente dell’Associazione UILDM (Unione Italiana alla lotta Distrofia Muscolare) della sezione di Bareggio; segue la segreteria dell’associazione e pratica diverse attività sportive sia a livello ragionale che, in alcuni casi, a livello nazionale.

«Lo definirei un guerriero», dice di lui la sua educatrice Gabriela Sandu. «Ha un’indole che lo porta a non mollare mai, nonostante le numerose difficoltà». Questo ci fa capire ancora di più come, con la tenacia e la costanza, si possano ottenere risultati davvero importanti.

Grazie Antonio per il coraggio e la forza che dimostri ogni giorno: sei di ispirazione per tutti noi!

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FoodAUT: un progetto innovativo per l’autismo

FoodAUT: un progetto innovativo per l’autismo.

Il momento della consumazione dei pasti è un aspetto di grande importanza che necessita estrema attenzione e lo è ancora di più per le persone, bambini, giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico.

FoodAUT è nato con l’obiettivo di studiare le preferenze alimentari delle persone con autismo e fornire indicazioni nutrizionali per migliorarne l’alimentazione, sviluppando programmi nutrizionali specifici.

A volte infatti la selettività alimentare e la propensione di alcuni soggetti autistici a preferire ‘junk food’ o alimenti di consistenza morbida, caratterizzati da colori tenui, gusti delicati, odori poco marcati e temperature poco elevate impediscono ai soggetti autistici di seguire un regime alimentare bilanciato.

Monica Conti, Direttore dei Servizi Innovativi per l’Autismo della Fondazione Sacra Famiglia commenta: “Il momento della consumazione dei pasti è un aspetto di grande importanza che necessita estrema attenzione e cura per tutti: alimentarsi in modo corretto e avere una dieta varia e sana, porta infatti a un maggior benessere. E lo è ancora di più per le persone, bambini, giovani e adulti, con disturbo dello spettro autistico. La loro estrema selettività nella ‘scelta’ del cibo impedisce spesso questo processo positivo e il rituale dei pasti rappresenta sovente un momento di grande difficoltà per le famiglie. Il progetto FoodAUT va in questa direzione: ha l’obiettivo di favorire da un lato il benessere di queste persone e dall’altro di dare alle famiglie uno strumento utile ad una gestione più facile e semplice della quotidianità, anche a tavola”.

Un ringraziamento speciale va ai partner dell’iniziativa @Pellegrini e l’@Università di Pavia che ci stanno aiutando nello sviluppo di una cultura alimentare attenta ed equilibrata per le persone con autismo.

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AUTISMO: “IO SENTO DIVERSO”

AUTISMO: “IO SENTO DIVERSO”

Da molti anni Fondazione Sacra Famiglia affianca le sue proposta abilitative ad attività di sensibilizzazione verso l’autismo. Dalla nostra esperienza abbiamo compreso come il passaggio di conoscenze sull’autismo attraverso l’esperienza diretta e le emozioni ad essa collegate riesca a produrre una comprensione più profonda di una differente modalità di funzionamento.

All’interno di quest’ottica si colloca il laboratorio “IO SENTO DIVERSO” con l’obiettivo di far sperimentare ad adulti e bambini la particolare percezione della realtà che può caratterizzare il sentire delle persone autistiche. Attraverso semplici attività ed un’esperienza immersiva con la realtà virtuale, i partecipanti possono sperimentare la fatica nella gestione quotidiana di livelli non adeguati di stimolazione sensoriale e le difficoltà che le persone autistiche incontrano nell’adattarsi ad un mondo che spesso è semplicemente troppo: rumoroso o silenzioso, luminoso o buio, caldo o freddo.

Le attività esperienziali sono anche il fulcro dei percorsi di sensibilizzazione verso l’autismo per le scuole, pensati con una proposta differenziata per i diversi gradi con l’obiettivo di facilitare l’integrazione degli alunni con autismo e promuovere una cultura della diversità come risorsa.

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SANTE DIAMO FORZANews

SANTE, L’UNICO OSPITE DELLA RSD CHE “TIMBRA IL CARTELLINO”

Nonostante un grave incidente e l’amputazione della gamba, ha sempre amato la propria indipendenza. 

Sante è unico: ogni mattina accende il pc e inizia la giornata di telelavoro presso la residenza per disabili Santa Tere­sina di Sacra Famiglia, dedicata a persone con disabilità acquisita. «Fin dal primo momento dopo l’incidente ho voluto riprendere a lavorare, avevo l’obiettivo di ritornare autonomo, e il lavoro era un tassello importante».

«Era il 7 di aprile del 1995, un venerdì», inizia a raccontare. Sole, visibilità perfetta, ma l’auto era velocissima, troppo. E il guidatore era al telefono». Sante ha 25 anni e in un attimo la sua vita è cambiata.

Dopo quasi un anno di ospedale viene dimesso, e dopo 3 mesi riprende a lavorare, prende la patente speciale, si compra un’auto.

Il 5 novembre 2020, purtroppo devono amputargli la gamba destra. Quando viene dimesso dall’ospedale accetta di non tornare a casa ma di iniziare una nuova vita in Sacra Famiglia. «Non vo­levo pesare sui miei genitori anzian.

La speranza per Sante è di poter tornare a casa presto.

Oggi le sue giornate trascorrono serene, tra lavoro, letture, musicoterapia e qualche partita a scala quaranta con gli operatori che lo assistono e lo aiutano a riconquistare piano piano l’autonomia.

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