Un “Oscar” per Tito&Sibilla!
La webserie di Sacra Famiglia ha vinto la nona edizione del “Premio Fausto Rossano”, nella sezione Laboratori, nell’ambito del Festival “Corpi SOSpesi” conclusosi il 21 ottobre a Napoli.
Una grande soddisfazione per i nostri attori, tutte persone con disabilità residenti nella sede di Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago: la loro bravura, ironia e disinvoltura davanti alla macchina da presa ha conquistato non solo il pubblico, ma anche gli addetti ai lavori.
Il Festival, dedicato alla figura dello scomparso psichiatra Fausto Rossano, che si impegnò per la chiusura dei manicomi, ha visto in concorso 47 opere provenienti da tutto il mondo e divise in sette categorie, in linea con l’orientamento internazionale della rassegna e con il suo respiro multiculturale. Tante le tematiche affrontate, dalla salute mentale alla solitudine, dall’Alzheimer alla terza età, dalla maternità allo stigma sociale.
La giuria, presieduta dalla giornalista Titta Fiore, era composta da Agnese Nano (attrice), Stefano Bory (professore di sociologia dei processi culturali, Sergio Sivori (regista, attore), Assunta Maglione (psichiatra), Gina Annunziata (professoressa di storia del cinema) e Federico Russo (psichiatra, direttore del Festival “Lo Spiraglio”).
Grazie a Stefano Soru, regista di Tito&Sibilla, alla Cooperativa Totem e alla splendida équipe della Sede di Cocquio per questo importante traguardo!
«Tito e Sibilla colpiscono ancora! oltre ad essere degli investigatori provetti ora sono anche star cinematografiche», osserva Massimo Lazzaroni della cooperativa Totem, che ha realizzato il cortometraggio. «Siamo quindi felici di ricevere questo premio, e ci piace particolarmente in un festival che ha ascoltato il progetto, le voci delle tante persone coinvolte, cogliendo il valore soprattutto relazionale del nostro piccolo film».
«Questo è un progetto a cui tengo veramente tanto», aggiunge il regista Stefano Soru. «Amo sempre dire che nasce nell’armonia e che, a sua volta, produce bellezza, la bellezza dell’essere umani. Sono sinceramente commosso nel accogliere questo premio, che condivido, ovviamente, con tutte le persone che hanno aderito a questo progetto!»
