Cos’è l’Autismo?

L’autismo non è una malattia, è una sindrome comportamentale derivante da una complessa interazione tra genoma e ambiente a esordio precoce, principalmente nei primi tre anni di vita.

L’autismo non è legato a problemi psicologici o affettivi verificatisi nell’infanzia. Si manifesta in uno spettro di comportamenti e aspetti clinici molto diversificati e le caratteristiche che lo connotano, sono la conseguenza di un differente modo di percepire la realtà. Le persone autistiche, infatti, hanno difficoltà a gestire più impulsi (rumori, suoni, luci e odori) e ogni minimo stimolo può diventare esasperante, ossessionante.

Autismo: cosa fare?

Per questo motivo le persone autistiche hanno bisogno di un ambiente a bassa intensità di stimoli, che rimanga immodificato e prevedibile. Se ciò non avviene, spesso sviluppano stereotipie motorie o vocali, che hanno una funzione compensatoria. Gli autistici manifestano, in genere, ipersensibilità sensoriale come conseguenza di una modalità particolare di percepire ed elaborare gli stimoli a livello cerebrale. L’autismo è, quindi, un modo diverso di “processare le informazioni”: una condizione che colpisce la sfera comportamentale, relazionale, cognitiva e sensoriale di una persona in modo sufficientemente forte da rendere problematica la sua integrazione sociale e/o da causare una sofferenza personale. Il grado di abilità intellettiva è estremamente variabile e può spaziare da uno stato di grave disabilità, a capacità cognitive molto superiori alla norma (si parla in questo caso di sindromi ad alto funzionamento, come l’Asperger). Non c’è un autismo uguale all’altro, la variabilità nello spettro autistico è infinita e i fattori ambientali incidono fortemente sulla complessità che può condurre a una cospicua gravità. Una cosa però è certa e comune a tutti: prima si interviene e maggiori sono le possibilità di abilitare la persona nei diversi contesti sociali.

Autismo: quali sono i segnali?

Le aree particolarmente interessate, che rispondono alla domanda “cos’è l’autismo”, sono quelle relative alle relazioni interpersonali, all’apprendimento di abilità che avviene in modo seriale e non in parallelo (come per lo sviluppo tipico), alle difficoltà di generalizzazione delle abilità da un contesto all’altro, alla capacità di comunicare idee e sentimenti, e alle modalità poco flessibili di comportamento. L’autismo è una condizione “permanente” ma con aspetti dinamici, e accompagna il soggetto nel corso della vita, anche se le caratteristiche autistiche assumono espressività variabile nel tempo. La prognosi di sviluppo risulta modificabile in base alla precocità della diagnosi e all’appropriatezza del trattamento.

Perché spesso, anche a scuola, i bambini con autismo hanno bisogno di ambienti ordinati e poco caotici?

Le persone autistiche, generalmente, hanno difficoltà a gestire più stimoli (rumori, suoni, luci e odori) e ogni minima sollecitazione può diventare esasperante, ossessionante. Per questo motivo i bambini con autismo hanno bisogno di un ambiente a bassa intensità di stimoli, che rimanga immodificato e prevedibile.

Quali strumenti possono aiutare l’autonomia di un bambino con autismo?

L’autismo è una condizione “permanente” ma con aspetti dinamici: accompagna il soggetto nel corso della vita. La prognosi di sviluppo risulta modificabile in base alla precocità della diagnosi e all’appropriatezza del trattamento, che deve essere personalizzata per ogni bambino. Le nostre attività ambulatoriali e laboratoriali, l’utilizzo del Quaderno Blu per comunicare e di materiali didattici permettono ai bambini con autismo di acquisire autonomie e abilità verbali e cognitive.

Numeri in crescita. Come il nostro impegno. In Italia 1 bambino su 77 nasce con problemi dello spettro autistico, e ogni anno crescono le domande di aiuto alla Fondazione Sacra Famiglia.

Oggi sono oltre 800 le persone assistite dai nostri centri. Nell’84% dei casi si tratta di bambini e adolescenti. Il nostro impegno sta portando a risultati sempre più significativi: con gli interventi attuati i nostri utenti hanno raggiunto il 36% in più nelle capacità di socializzazione, hanno incrementato del 44% le abilità cognitive e del 30% quelle di comunicazione. Scopri di più sui nostri centri!

Privacy Policy
The figurehead of the incredible 18K White gold or platinum Cartier Rêves signifiant Pantheres Look-alike Watch trip, the panther, over time, offers went from one movement to another, sometimes skeletonised, sometimes rotaing, providing rise an innovative repertoire that the most up-to-date Rêves p Pantheres enjoy belongs. The brand new Cartier Rêves p Pantheres watch introduced at the SIHH 2015 is equipped having a Forty two mm 18K white gold or platinum case established with brilliant-cut gemstones, the beaded top set which rolex replica has a brilliant-cut precious stone, sword-shaped fingers inside blued metal and a call throughout 18 karat white gold arranged along with brilliant-cut diamonds. Fully pave-set together with gemstones, this heavenly enjoy is an ode to be able to Cartier's symbolic canine. For the Rêves delaware Pantheres view, his or her silhouettes spotted using dark-colored lacquer indicate the actual timeless visual with their charming trace.